giovedì 19 maggio 2011

Chiude Current, brutte ombre sulla libera opinione italiana

Oggi è arrivata la notizia che Current TV Italia, canale di Sky, cesserà entro Luglio le trasmissioni sulla piattaforma satellitare, per volontà della stessa Sky.

Il motivo ufficiale la vede come una questione di costi da parte di Sky, che non reputa adeguata la richiesta della TV di Al Gore per rinnovare il contratto di trasmissione. Potrebbe anche starci, non fosse per il fatto che Current TV è praticamente unica nel suo genere e non fosse per il fatto che Sky paga profumatamente del pattume molto più di quanto dava a Current.

La verità sta altrove:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/05/19/sky-cancella-current-italiaal-gore-in-italia-per-mobilitare-lopinione-pubblica/112323/

Il primo risiede in News Corporation. La decisione è arrivata da lì, infatti. L'assunzione in Current TV USA di un anti-Murdoch dichiarato ha provocato una vera e propria reazione furibonda che si è riversata sulla filiale italiana della TV. Apparentemente viene da chiedersi: cosa c'entra Current TV Italia? C'entra, c'entra: è Al Gore stesso a spiegare. Sky sta cercando uno sbocco sul Digitale Terrestre, anche grazie al famoso "Beauty Contest" in cui verranno messe in palio delle frequenze nazionali. Considerato che finora il governo del Nano le ha sempre messo i bastoni tra le ruote, ecco cone Sky, invece di reagire facendo leva sull'opinione pubblica, decide di mettersi prona davanti a Sua Bassezza. Infatti, Current TV non è ben vista nemmeno negli ambienti pidiellini, viste le sue numerose inchieste sul capo e le vere e proprie sfide come "Raiperunanotte" con Santoro. Trovato un punto di accordo e sommato all'"affronto" di Current nei confronti dello Squalo, ecco che tutto ciò potrebbe risultare una spiegazione ufficiosa.

Insomma, in tutta questa vicenda c'è una brutta ombra, che si getta sulla libertà d'opinione e sulla democrazia. Magari, come si spera in molti, Current rimarrà e le intenzioni di Sky rientreranno, anche eventualmente con una leggera limatina alle richieste da parte di Al Gore. Nel frattempo, però, l'aria si fa pesante e potrebbe essere un tentativo forte di qualcuno di sovvertire il giudizio popolare. Qualcuno ha parlato di Milano e di Pisapia?

Per chi volesse sostenere la battaglia di Current contro la chiusura, ecco il loro sito a riguardo: http://nocensura.current.com/.

martedì 10 maggio 2011

Piccola prosecuzione del post precedente su Microsoft e Skype

Un piccolo follow-up per proporre un possibile scenario di "fusione ottima" tra i due servizi.

Skype, secondo la mia idea, dovrebbe diventare ciò che ora è Windows Live Messenger. Login tramite account Skype, a cui sono stati aggiunti tutti gli account Live tramite fusione e abbandono del protocollo MSNP in favore di quello Skype, collegamento con Yahoo!, Facebook e altri, interfaccia social, giochi, cazzi e mazzi. Il tutto in una interfaccia moderna in stile Metro. Fuori dalla suite Live Essentials e fuori anche dal Google Pack, ovviamente, programma a sé stante. In sostanza, Skype dovrebbe diventare il Zune Software della messaggistica.

Windows Live Messenger diventerebbe invece un client più leggero, ma al tempo stesso potente. In pratica, diventerebbe un client puro, senza legame con un particolare circuito né con velleità da social network. Accesso con account Skype, Facebook, Yahoo! più Jabber, che consente anche l'uso di GTalk senza doversi sporcare con un supporto ufficiale al servizio Google. Via l'interfaccia sociale, via i giochini, via il messaggio personale, via le emoticon esoteriche. Tutto quello andrà su Skype. Via pure le robe tipo il Plus!, il supporto per plug-in ricchi andrà a finire anch'esso in Skype. Interfaccia consistente con Windows. Possibilità di effettuare conversazioni sia testuali che video, ma nessuna funzione di videochiamata diretta né di VoIP in stile Skype. Incluso in Live Essentials, per chi preferisce un client più leggero rispetto a Skype e non ha bisogno del VoIP.

Così la fusione sarebbe ottima e proficua, senza vere e proprie sovrapposizioni. Si riproporrebbe una situazione simile a quella tra Zune e Windows Media Player, ma con migliori connotati, in quanto verrebbero ben distinti i contesti d'uso dei due programmi. Purtroppo, temo che a Microsoft riusciranno ancora a trovare punti di sovrapposizione, rendendo praticamente l'uno alternativa dell'altro invece che complementari.

Qualche considerazione a ruota libera sull'accordo Microsoft-Skype

Pur non avendo più prettamente un taglio tecnologico, questo blog, posso comunque trarre qualche considerazione su quanto è avvenuto oggi, con l'acquisto di Skype da parte di Microsoft per 8,5 miliardi di $.

Trovo sia piuttosto complicata, la situazione. Da un lato c'è guadagno, dall'altro c'è un rischio di perdita. Provo a spiegarmi.

Da una parte Skype andrà a guadagnarci. Avrà finanze solide, ancor più dei tempi di eBay. Un avvenire sicuro, insomma, senza preoccuparsi di doversi auto-sostenere. Dall'altra è Microsoft che ci guadagna, assicurandosi un servizio di successo che potrebbe non solo renderla istantaneamente competitiva con Apple e Google e i rispettivi FaceTime e Talk ma anche superare sicuramente il servizio Apple. Ma non solo: pensiamo alla gamma dispositivi offerta da Microsoft. Xbox, Windows e Windows Phone. Il supporto alla Xbox fa gola, molta gola, perché sarà abbinato a Kinect. Tutto ciò potrebbe portare a gran belle cose.


Visti questi benefici, però, sorgono delle perplessità ulteriori. Il primo è: Skype rimarrà a vita un programma indipendente, pur in una divisione di Microsoft? Le opzioni sono due: Skype fuso in Messenger, con conseguente macello dovuto all'inclusione di 80.000 funzioni in un unico prodotto; Skype che continua ad essere un software indipendente da Messenger, ritrovandoci così con Skype e Messenger similmente alla situazione Zune-Windows Media Player-Windows Media Center-Windows Live Photo Gallery, dove uno va a fare pure il lavoro dell'altro. Questa, attualmente, sembra proprio la soluzione verso cui sta puntando Microsoft. Prepariamoci a un'altra sovrapposizione di funzionalità.

A prescindere poi da come andrà, c'è anche un altro fatto. Skype era apprezzatissimo per la sua natura multipiattaforma, c'è ovunque: Windows, Mac e Linux; iOS, Android e prossimamente Windows Phone. Microsoft ha affermato che il supporto alle piattaforme concorrenti continuerà ad essere garantito. Ma come? In quale modo? Sarà un supporto alla "membro di cane", stile quello di Messenger per Mac, oppure un supporto "esternalizzato", passando a Miyowa, attuale manutentrice della versione per Android di Messenger, il compito di tenere Skype sulle varie piattaforme mobili, oppure ancora decideranno di mantenere un supporto stabile e serio? Solo il tempo darà una risposta.

Infine, la questione economica. Skype è in perdita perenne, praticamente. Microsoft dovrà prendersi una bella gatta da pelare e prepararsi a trimestrali pesanti almeno nel breve-medio termine.

Insomma, conviene davvero questa acquisizione? Secondo me, solo Skype ci guadagnerà, almeno nei primi mesi. La mossa probabilmente più conveniente per Microsoft sarebbe stata una partnership, magari per includere Skype come servizio aggiuntivo in Messenger o per assicurarsi servizi esclusivi, tipo Skype per Kinect, il tutto anche eventualmente con partecipazione azionaria di minoranza. Così avrà più mano libera, controllando e possedendo Skype per intero, ma a caro prezzo. Spero per il pelatone che sappia ciò che fa, perché se sbaglierà anche questa credo proprio che gli azionisti vorranno la sua testa, l'anno prossimo. Per ora, complimenti a Microsoft per il colpo, vedremo nel tempo se le mie considerazioni avranno qualche fondamento o saranno felicemente smentite.

mercoledì 4 maggio 2011

Vittoria

La discussione è stata anche dura, ma ce l'ho fatta.

La tartaruga rimane qui, abbiamo trovato chi se ne prenderà cura durante le ferie.

Non è una vittoria piena, in quanto, nel caso salti l'accordo per le ferie, dovrà di nuovo subentrare quello per la cessione definitiva.

Per ora, comunque, la cessione è congelata, e va bene così.

lunedì 2 maggio 2011

Affetto

E così, ho appreso quasi a sorpresa che è stato concluso l'"affare".

Dopo quasi 5 anni, la mia tartaruga d'acqua dolce cambierà casa e padrone.

L'ho vista crescere dall'Agosto 2006, da quando era un piccolo scricciolo col carapace, ad oggi, che è una bella pagnottona di oltre 12 cm. Il giorno preciso non lo ricordo, ma com'era, me lo ricordo.

Era qui quando mi dovetti riprendere da una bocciatura.

Era qui quando compii 18 anni.

Era qui quando feci la patente, che i miei tanto desideravano ottenessi.

Era qui quando feci la maturità, anche questo un traguardo fortemente voluto.

Era qui quando iniziai l'università.

Era qui quando decisi, un mese fa, di mollarla.

E' stata con me in tre vacanze, l'unica saltata è stata il 2009, ma non l'ha saltata solo lei: tutti qui in casa l'abbiamo dovuta saltare, quell'anno.

Me la ricordo ancora, a zampettare nel giardino della casa-vacanze. Era buffo perché tentava di scappare scavando, e la si riprendeva prima che ci riuscisse davvero. E' il loro istinto, non lo fanno per cattiveria.

Mi faceva piacere vedere la sua tartarughiera, al mattino, andando verso la cucina. Mi piaceva anche darle da mangiare, quei bei pesciolini di fiume che noi umani solitamente grigliamo. Non mi occupavo invece del lavaggio, questo lo devo ammettere.

Venerdì se ne andrà. E' già stato deciso. Non c'è nessuno che può prenderla, in Estate, e quest'anno si va all'estero. La prenderà uno già esperto di tartarughe, casa con giardino. Sicuramente starà bene. Ma svegliarmi senza più vederla mi farà un po' impressione. Anche se è una tartaruga, poco importa: l'affetto per il proprio animale domestico c'è sempre.

Capitalismo "romantico"

Lo so, sembrano un po' in contraddizione, questi due termini. Ma lasciatemi spiegare.

http://www.tomshw.it/cont/news/il-signore-bose-ripaga-il-mit-con-un-pezzo-di-azienda/31133/1.html

Amar Bose, proprietario dell'omonima e famosissima azienda di prodotti audio, la Bose, ha deciso di donare il pacchetto di maggioranza al Massachussets Institute of Technology, l'università in cui è stato prima studente e poi professore, che l'ha cresciuto e a cui è rimasto sempre legato.

Pacchetto di maggioranza. Non hanno diritti di voto, in nessun settore. Sono però valide, utilizzabili per i dividendi di fine anno. Perlopiù è un dono simbolico, affettivo, un segno di profonda stima e gratitudine verso il MIT. Che ora possiede, anche se solo simbolicamente, la Bose. E se alcuni criticano questo gesto, questa cosa, beh, significa che non hanno colto il vero valore del dono di Bose.

E dire che non eravamo più abituati a gesti del genere. Il "capitalismo romantico" sembrava essere praticamente scomparso, soffocato da un mondo frenetico e affamato di soldi e potere. Lungi da me voler fare il socialista, essendo i miei principi diametralmente opposti, ma il capitalismo ha certamente i suoi difetti. Tuttavia, qualcuno veramente buono sembra essere rimasto. La vicenda mi ha molto colpito, positivamente, e mi piacerebbe che in futuro se ne vedessero di simili.

Può avere il capitalismo una parte "romantica", di affetto, di gratitudine? Sì, e questa storia lo dimostra. Grande Bose, e grande anche il MIT.