lunedì 7 novembre 2011

Diario di uno switcher - Giorno 1: primi passi

Ore 12.41. Finalmente il corriere suona alla porta. Il MacBook è qui, è arrivato. Non nascondo che ero un po' teso, come un bambino che non vede l'ora di provare il suo nuovo giocattolo. Eccolo qui, in foto. Purtroppo le mie capacità fotografiche sono pessime, ma a metterci del loro sono le mie mani molto tremolanti. Mi preme, prima di procedere, ringraziare Mirko di Bologna, il venditore del MacBook: il computer è arrivato in condizioni ottime, con imballo originale. Inoltre è stato molto disponibile alle mie domande sul Mac e sulla spedizione, ad esempio la possibilità di effettuare la spedizione con tracciamento, cosa che ha fatto. Si è dimostrato assolutamente trasparente nella situazione, fornendo anche il numero seriale del prodotto. Persona gentilissima e molto seria, sicuramente consigliato qualora in futuro foste interessati a un suo oggetto in vendita.


Il Mac era già stato formattato prima dell'arrivo, per cui ho avuto la sensazione del "nuovo" con l'accoglienza datami dal video introduttivo di Snow Leopard. Essendo un MacBook late 2009, è arrivato col suo sistema di origine, appunto Mac OS X 10.6. Effettuati tutti gli aggiornamenti, processo che ha richiesto la sua oretta, ho iniziato a fare un pochino di pratica prima di metterci Lion.


Il Mac, pur avendo solamente 2 GB di RAM e un hard disk meccanico, si è dimostrato abbastanza responsivo sin da subito. In generale, non è stato troppo un problema abituarmi al trackpad: avevo già avuto a che farci, negli Apple Store, e mi ero sempre ripromesso che avessi mai usato un touchpad/trackpad di quelli integrati nei portatili sarebbe sicuramente successo con Apple. Promessa mantenuta: dopo qualche tentativo di fare lo scrolling con un solo dito, diventa già piuttosto naturale farlo con due dita in appena tre ore di utilizzo. Dove invece ho ancora qualche remora è la tastiera: le scorciatoie sono, naturalmente, diverse rispetto a quelle di Windows. A mio parere, non tutte sono diverse per il meglio: ad esempio, per aggiornare una pagina in Safari è necessario premere Command+R, quando lo stesso risultato su PC lo ottenevo semplicemente con F5. Una ottima cosa di OS X è che sulle scorciatoie da tastiera offre una notevole flessibilità: è bastato andare nelle Preferenze di Sistema, aggiungere una scorciatoia personalizzata per Safari in modo da avere F5 come comando di aggiornamento pagina, abilitare l'opzione per utilizzare i tasti funzione in maniera standard e il problema è stato risolto. Per molte delle restanti, alla fine si tratta di abituarsi: del resto sono uno che comunque la maggior parte delle operazioni la effettua col mouse, dunque per gli shortcut che uso più di rado mi importa relativamente se devo premere un tasto in più per raggiungere il risultato.

Dopo aver giocherellato un po' con Snow Leopard, ho fatto il passaggio: strisciata la carta di credito sul Mac App Store e aspettato la conclusione del download, eccomi su Lion.


Le impressioni iniziali sono di non ritrovarmi davanti a qualcosa di davvero tanto diverso da Snow Leopard, ma che comunque porta miglioramenti gradevoli. È ancora presto però per poter tirare qualche bilancio, ho appena cominciato a usarlo. Ho ancora dei mixed feelings su Safari: nonostante reputo abbia fatto nel corso del tempo moltissimi miglioramenti, visti nella versione per Windows, ha ancora i suoi lati grezzi. Sul piano delle performance, poi, non sempre è costante, con sporadici rallentamenti che talvolta portano ad alcuni secondi di beachball. Cose che si risolvono in poco tempo, ma comunque se Apple aumenta ancora il suo impegno su Safari non farebbe nulla di male.

Intanto, ho messo le applicazioni principali, che reputavo essenziali da mettere sin dall'inizio, alcune su consiglio di chi col Mac ha già a che farci:

  • Dropbox
  • Perian
  • Skype
  • BetterTouchTool (in verità me ne servo solo per la funzione di Snap, almeno questa concessione stile Windows 7 me la si abbuoni, io speravo la integrassero in Lion, a dire il vero)
  • uTorrent
  • iLife
  • iWork
Se non avessi dovuto scaricare e installare Lion, sicuramente avrei risparmiato molto tempo. Il tempo di configurazione medio di un Mac già con la più recente versione del sistema operativo installato e iLife direi si possa attestare sull'oretta e mezza circa, più che altro per le applicazioni dato che le impostazioni sono veramente molto semplici e rapide. Nel mio caso, partendo da una situazione in cui avevo Snow Leopard e iLife 09, ci ho messo maggior tempo, altrimenti appunto avrei concluso in un'ora e mezza o due. Per quanto riguarda le prestazioni, anche con Lion riesce a cavarsela dignitosamente il MacBook, tuttavia ho già acquistato i banchi 2x2 GB per espandere la RAM e a dicembre prenderò l'SSD, dunque non considero questo mese come benchmark a riguardo. Domani inizierò a spulciare maggiormente OS X e andare più nel dettaglio della mia esperienza.

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